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martedì, Settembre 23, 2025

“I Fratelli De Filippo”, di Sergio Rubini

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di Laura Salvioli
Il 30 dicembre su Rai 1 ho potuto vedere questo film di Sergio Rubini che era uscito nelle sale per soli tre giorni a dicembre. Il film come si deduce dal titolo, racconta dei fratelli De Filippo figli illegittimi di Scarpetta che cercano di trovare la loro strada nel difficile mondo del teatro. Più o meno in contemporanea era uscito nelle sale anche “Qui rido io” di Martone che è una sorta di prequel di questo film di Rubini e che racconta più da vicino la vita di Scarpetta, idolatrato maestro della commedia napoletana con una vita sentimentale molto affollata.

Il film di Rubini è molto diverso da quello di Martone sia come stile che come storia, ma entrambi danno ampio spazio a Napoli e al teatro. Certo forse Martone essendo più navigato come regista riesce, a mio parere, a farci sentire effettivamente dietro le quinte con la compagnia e ad usa un linguaggio indubbiamente più raffinato. Tuttavia, anche Rubini si difende bene offrendo cambi di scena molto interessanti che rendono tutto molto fluido e ricordano quelle case antiche napoletane in cui le stanze sono una dentro l’altra in una perfetta continuità. Invece, gli attori selezionati sia da Rubini che da Martone ci dimostrano nuovamente come Napoli sia una fucina inesauribile di attori potenti e credibili forse perché è essa stessa un meraviglioso palcoscenico. Quello che sicuramente ho apprezzato del film di Rubini è la capacità di sviscerare il rapporto tra questi tre fratelli, tutti figli illegittimi di Scarpetta ma con trascorsi diversi; mentre Eduardo e Titina sono stati cresciuti dalla mamma naturale, Peppino inizialmente vive in campagna e poi viene ricongiunto agli altri due. I tre fratelli sono molto diversi sia caratterialmente che come artisti e questo viene messo bene in luce nei vari passaggi che portano alla formazione della compagnia. Peppino che viene dalla campagna è per una comicità più spicciola, Titina è l’anti- subrette per antonomasia e fa dell’autoironia la sua bandiera ed Eduardo è la testa pesante, pensante e raffinata di una comicità nuova malinconica e riflessiva. Però hanno una cosa in comune: amano il teatro e lo vogliono fare a modo e soprattutto con il loro nome, lontani dall’ombra lunga degli Scarpetta.

Il film è ora disponibile su Rai Play quindi lo potete recuperare facilmente, lo consiglio soprattutto a cui ha visto “Qui rido io” e a chi ama il teatro. Ovviamente.

 

(2 gennaio 2022)

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