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venerdì, Marzo 29, 2024

La scelta di Anne – L’Événement

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di Giuseppe Sciarra

La tendenza di certo cinema d’oltralpe di seguire, quasi pedinandoli, i personaggi dei propri film, dà indubbiamente un taglio documentaristico alle loro opere. Più di una volta ho ritrovato questo modus operandi nel cinema francese e puntualmente i risultati mi hanno entusiasmato, perché mi sono trovato di fronte a film in cui l’aderenza alla realtà assume un ruolo centrale e a trarne vantaggio, ovviamente, siamo noi spettatori che grazie a questo modo di fare cinema prendiamo maggiormente coscienza di noi stessi, del mondo che ci circonda e delle politiche attuate da chi ci governa.

L’ultimo Leone d’Oro alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia “La scelta di Anne – L’Événement” della regista Audrey Diwan ci conferma quanto il cinema francese cerchi una reale intimità coi propri spettatori per varie questioni, sia umane che politiche. Nel 1963, anno in cui si svolge la vicenda della giovane studentessa universitaria Anne, la Francia non era di certo un paese progressista, aveva alla presidenza un militare come Charles De Gaulle che implicava una serie di limitazioni alle libertà personali e un’adesione senza se e senza ma a una società repressiva e patriarcale, che porterà alle famose contestazioni giovanili del ’68.

Prima di quelle contestazioni, la figura della donna, come altrove, era subordinata a quella maschile, il suo corpo non le apparteneva e così la scelta di portare avanti una gravidanza – l’aborto in Francia verrà approvato solo nel 1975 con la legge Veil.

Anne la protagonista del film, resta incinta dopo l’avventura di una notte perché la protagonista del film di Diwan vuole vivere il suo corpo e la sua sessualità in maniera libera come è permesso agli uomini della sua generazione e come è giusto che sia anche per una donna.

Attraverso una fotografia vintage, sporca, autunnale, noi siamo Anne e la sua scelta di essere una donna libera di potersi realizzare, prima come scrittrice e poi (e solo quando lo riterrà opportuno) come madre. L’aborto è il solo modo per sottrarsi a una società misogina che non accetta le ragazze madri, le relega al recinto di poco di buono precludendo loro un’affermazione lavorativa e assoggettandole per sempre al potere patriarcale. Proprio come succede a Anne.

Un destino che è una condanna a morte che non può non indignarci ancora oggi in un’Europa in cui in paesi come la Polonia, regimi democraticamente eletti fanno pressione sulla società per imporre la loro visione di una società anti abortista e repressiva, contro il volere del popolo, imponendo alla fine la loro visione teocratica ed oscurantista.

“La scelta di Anne – L’Événement” non è solo un film magnifico, è anche la presa di coscienza di un medioevo sempre alle porte che avrà, come sempre ha avuto, le donne come obbiettivo primario. E poi tutti gli altri.

 

(12 gennaio 2022)

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